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I contenuti
Durante un viaggio in Sicilia l’autore conosce un vecchio bracciante con cui entra in confidenza. In una calda serata d’agosto, questi gli racconta una storia di cui è stato protagonista e che gli è costata dodici anni di galera. È la storia di un rapimento nelle montagne fra l’Etna e i Nebrodi, nella Pasqua del ’44. La guerra in Sicilia è finita. Il ritorno alla normalità è convulso. Ai mali storici di quella terra, arretratezza e latifondo, si aggiungono i danni e le miserie della guerra, ma la ritrovata pace non può che infondere un clima di speranza ed ottimismo, soprattutto nei più giovani. Così anche un popolo fatalista ed in gran parte rassegnato come quello siciliano, sogna di cambiare il verso della storia. È in questo frangente che si sviluppa il “movimento separatista”. Un movimento che coinvolge soprattutto ceti borghesi, che esercita un fascino nei giovani, che raccoglie un diffuso malcontento verso lo Stato unitario, ma confuso e contraddittorio negli uomini, nei programmi, nelle prospettive politiche. In questo contesto si sviluppa la storia di un gruppo di giovani di Colle sull’Alcantara.
Il protagonista è uno studente collese fuoricorso a Palermo, che casualmente, mentre si trova all’università, è coinvolto in un tafferuglio durante una manifestazione improvvisata dai Separatisti, e per questo viene “fermato” dalla polizia militare. In un tempo breve matura l’aspirazione del giovane che decide di impegnarsi attivamente nel movimento separatista. Tornato dai suoi a Colle, raggruppa un gruppo di amici, per fondare la sezione locale del MIS. Sono giorni di passioni forti, di slancio, ma anche di formazione.
Si confrontano caratteri, aspettative. Ben presto la sua voglia di bruciare le tappe, di una eventuale carriera politica, si scontrano con l’assoluta mancanza di denaro. Così decide di rapire, prendendo contatti con una delle tante bande che in quel dopoguerra infestavano l’interno della Sicilia, un possidente locale. Il rapimento, consumatosi nelle festività pasquali, si realizza senza troppe difficoltà, ed anche il riscatto viene pagato, ma una volta avuti i soldi in mano, i sogni politici svaniscono, nell’opportunismo di politicanti pronti a “saltare il fosso” per la grettezza e l’avidità personale.
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L’autore
Lino Busà e nato a Messina e vive a Stroncone in provincia di Terni. Ha scritto diversi saggi sulla criminalità organizzata. Vento di fuoco è il suo primo romanzo.
LA SCHEDA | TITOLO: VENTO DI FUOCO | AUTORE: LINO BUSA’ | COLLANA: ROMANZI D’AUTORE | CODICE ISBN: 9978-88-95776-11-8 | PAGINE: 192 | PREZZO DI COPERTINA: € 16,00 | PRIMA EDIZIONE: SETTEMBRE 2017
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